PASSIONI
di Sandro Simoncini
Sandro Simoncini nutre una profonda passione per lo sport e per la musica.

In ambito sportivo il suo cuore è equamente diviso tra equitazione vela e volo. Ad ispirare la prima passione sono stati i racconti paterni sulle imprese olimpiche dei fratelli Piero e Raimondo d’Inzeo, il fascino racchiuso nel rapporto di estrema complicità che si stabilisce tra cavallo e cavaliere, l’estremo senso di libertà che questa disciplina può regalare, al pari di un appagante sentimento di riconciliazione con la natura.

A fungere da fondamentale detonatore per il colpo di fulmine nei confronti della vela sono invece stati il profondo amore per il mare, un innato spirito d’avventura, la voglia di misurarsi con uno sport in cui le capacità individuali devono necessariamente armonizzarsi con quelle collettive, la spinta a vivere intensamente le onde in tutte le stagioni dell’anno e con qualsiasi clima.

Numerose le regate di livello internazionale che hanno visto Simoncini protagonista: Le Voiles de Saint Tropez, Panerai Classic Yachts Challenge, Regates Royales de Cannes, Argentario Sailing Week, Vele d'epoca Porto Rotondo, Vele d'epoca RICCS Savoia, Loro Piana Superyacht Regatta Porto Cervo, Maxi Yacht Rolex Cup, Giraglia Rolex Cup, la Barcolana. Tra le imbarcazioni in cui ha ricoperto il ruolo di primo prodiere si contano Desiree, Alcor Secondo e Far and wide.

Dal mare al cielo, dall’acqua all’aria. In una successione di elementi naturali che vuol dire ricerca di sensazioni nuove, voglia di guardare il mondo da prospettive inusuali, necessità di andare a vedere cosa c’è al di là delle nuvole. Non accontentandosi di essere semplice passeggero, anche in volo Simoncini sceglie di essere parte attiva e consegue, nel 2005, il brevetto come allievo pilota privato.

Altrettanto radicata è la passione di Sandro Simoncini per la musica. Fin dall’età di dieci anni si divide tra lo studio del clarinetto e quello del pianoforte unito al canto, ma con il passare del tempo l’interesse investe anche altri strumenti: nel salotto della sua casa romana trovano posto una batteria, una tromba, un trombone a tiro, due mandolini, una chitarra, un violoncello, un flauto traverso, un violino e due sassofoni.

Fine collezionista di tastiere vintage, possiede, fra gli altri, modelli storici come il Fender Rhodes 73 MKII (lo stesso con cui si esibiva Ray Charles), una Yamaha DX7, una Siel Opera 6, l’Ensonic Mirage, il Kurzweil K1000, il Roland D-50, l’Akai s900, il famoso campionatore E-mu Emulator II, l’Akai AX73, il Bit 99 della Crumar, il Kawai K1, un Moog Minimoog, l’Oberheim Matrix 1000, il monofonico Korg MS20 ed il famoso VC-10, il vocoder della Korg.

Due i suoi pianoforti a coda che ama suonare tutti i giorni: uno Yamaha G2 del 1968 che trova posto nella biblioteca della sua casa romana e un Kawai K1 che scalda il suo salotto in ufficio.